
Guida all'indice di riparabilità: come si valuta la riparabilità di un prodotto
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Stando agli ultimi report, circa il 77% dei cittadini europei preferirebbe riparare i propri prodotti tecnologici invece di sostituirli acquistandone altri. E il 79% dei cittadini ritiene che i produttori di dispositivi tecnologici dovrebbero avere un obbligo nei confronti della legge a rendere semplici sia la riparazione che la sostituzione dei componenti interni. Altro che dichiarazione di non riparabilità: il popolo preferisce sfruttare il più possibile i prodotti ed esige una riparazione quando essi sono guasti.
Ciò ha portato il Parlamento Europeo a deliberare la creazione di un sistema di valutazione della riparabilità dei prodotti. Attraverso una votazione tenutasi meno di due mesi fa con 395 voti favorevoli, 207 astensioni e 94 voti contrari, il Parlamento Europeo ha approvato questo tipo di sistema che non è altro che un estensione a livello europeo della legge di contrasto all'obsolescenza programmata e supporto della riparabilità dei prodotti introdotta in Francia a inizio 2020.
Il regolamento francese prevede l'apposizione di un'etichetta sulla confezione dei prodotti tecnologici sulla quale dev'essere presente il grado di riparabilità del prodotto. E infatti la Commissione Europea si è impegnata a sviluppare e introdurre un'etichettatura obbligatoria per fornire informazioni chiare, immediatamente visibili e di facile comprensione ai consumatori, sulla durata stimata e sulla riparabilità di un prodotto già al momento dell'acquisto.
Ma quando entrerà in vigore questo sistema e come funziona di preciso? Purtroppo il sistema non è stato ancora finalizzato e non si sa quando ciò accadrà di preciso perchè è ancora in fase di realizzazione, ma ci sono già idee in merito a come verrà valutata la riparabilità. Cerchiamo quindi di capire insieme come funzionerà l'indice di riparabilità e come sarà possibile valutare la riparabilità di un prodotto.
Cos'è l'indice di riparabilità: ecco il suo significato
Il sistema di valutazione della riparabilità dovrebbe risolversi nell'apposizione di un'etichetta sulla confezione dei prodotti sulla quale sarà stampato un indice di riparabilità. Questo indice dovrebbe essere un semplice valore da 1 a 10 che indica a colpo d'occhio se è possibile e quanto è semplice effettuare la riparazione del prodotto in questione.
Si tratterebbe quindi di un approccio simile a quello seguito da iFixit, che testa costantemente i nuovi smartphone e altri prodotti tecnologici in commercio per valutarne la riparabilità, fornendo report dettagliati e stilando classifiche che ogni anno evidenziano i produttori che hanno fatto il lavoro migliore. Non a caso anche iFixit è stata chiamata a lavorare con il Parlamento Europeo proprio per stabilire questo punteggio che attesti il grado di riparabilità dei prodotti.
Per maggiori informazioni sui diritti dei consumatori vi rimandiamo all'articolo sui diritti a garanzia e riparazione in Italia.
Il sistema di valutazione della riparabilità: come valuta iFixit
Visto e considerato che il sistema di valutazione della riparabilità potrebbe seguire i canoni stabiliti da iFixit, non c'è modo migliore per iniziare a capire come verrà stabilito rispetto a scoprire con quali criteri iFixit stessa valuta la riparabilità dei prodotti. iFixit è solita smontare i dispositivi pezzo per pezzo e assegna i punteggi basandosi sulla difficoltà incontrata nel loro disassemblaggio e nella sostituzione dei loro componenti.
Per rendere al meglio l'idea, prenderemo come esempio gli smartphone ed elencheremo i verdetti di iFixit in merito ad ogni punteggio di riparabilità (da 1 a 10) che ha deciso di assegnare ai vari prodotti.
- 1: un indice 0, di colore rosso, segnala un prodotto che una volta guasto non è più possibile riparare. Viene assegnato un'indice 1 quando in uno smartphone abbiamo componenti troppo importanti oppure un alto numero di componenti saldati alla scheda madre, oppure quando smontare la batteria o il display richiede un disassemblaggio totale del dispositivo.
- 2: iFixit ha assegnato 2 punti ad un dispositivo con pannelli di vetro incollati che costituivano una barriera troppo difficile da rimuovere per le riparazioni, con una batteria difficile da sostituire per via del passaggio cavi poco curato e del mancato impiego di adesivo allungabile, e con componenti destinati ad un'usura facile nel tempo.
- 3: le grandi difficoltà nella sostituzione della batteria incollata con i cavi di connessione della scheda madre che la avvolgevano, unita ad una scocca in vetro posteriore molto fragile da rimuovere ad ogni riparazione, hanno portato iFixit ad assegnare ad uno smartphone un punteggio di 3 (arancione).
- 4: panelli in vetro ad alto rischio di rottura e due strati di adesivo, oltre ad alcune operazioni complicate di smontaggio, per accedere al display.
- 5: con un voto 5 veniva etichettato un modello la cui sostituzione del display ha richiesto molto lavoro e i cui vetri erano proni a rottura nella fase di smontaggio.
- 6: aveva ricevuto un punteggio di riparabilità di 6 punti iPhone Xs, un dispositivo il cui vetro posteriore, nel momento in cui si fosse rotto, richiedeva la rimozione di tutti i componenti e la sostituzione dell'intero chassis per una riparazione completa.
- 7: il 7 è il primo voto non più arancione ma verde, ed è stato ottenuto da un modello che aveva display e vetro fusi, oltre a un lettore di impronte digitali integrato nello schermo che rendeva più difficoltosa la sostituzione.
- 8: il voto 8 ha riguardato un dispositivo che aveva come unico problema rilevante l'obbligatorietà di sostituire tutto il gruppo display in caso di rottura del pannello LCD.
- 9: un voto che indica una difficoltà di riparazione molto bassa, con molti componenti che sono stati pensati proprio per essere sostituiti facilmente.
- 10: un indice 10, di colore verde, indica un prodotto molto facile da riparare, con anche un basso costo per la sostituzione dei componenti.
Tra lo 0 e il 10 ci sono tutti i valori che indicano la facilità o meno di smontaggio. Contribuiscono alla votazione la quantità di colla utilizzata per l'assemblaggio, viti standard o viti particolari che rendono obbligatorio l'uso di utensili specializzati per lo smontaggio, la disponibilità di pezzi di ricambio e il loro costo rispetto al prezzo di acquisto del prodotto.
Tra i fattori che incidono sulla valutazione ci sono anche la disponibilità di istruzioni per la riparazione dei guasti comuni e la durata degli aggiornamenti software del produttore.
Su quali prodotti sarà presente l'indice di riparabilità
Pare che per la fase iniziale l'indice di riparabilità sarà disponibile solo per smartphone, computer, televisori, macchine da lavare e tagliaerba. Successivamente dovrebbe essere esteso ad altre categorie di prodotti come elettrodomestici e attrezzature commerciali, mentre dal 1° gennaio 2024 dovrebbe diventare un indice più ampio di sostenibilità che indicherà anche altre caratteristiche, tra cui l'affidabilità , la longevità e la solidità del prodotto.
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